Sono incappata per caso in questo articolo non proprio recente, pubblicato su Huffington post Italia. Si tratta di una “ricostruzione” di come la scrittrice Louisa May Alcott arrivò a concepire uno dei romanzi di formazione più famosi al mondo ovvero “Piccole donne“.
Voglio riportare un paio di passaggi e lo faccio principalmente per me stessa, ma consiglio a tutti, donne e uomini (perché no?), di leggere l’articolo intero. Io l’ho trovato carico di significato.
È una donna. Eppure, come fosse una ragazza, non vede il proprio destino davanti a sé. Come fosse una ragazza, sente dentro il cuore un ingestibile senso di rivolta, di inadeguatezza, di vaghezza.
[…]
Lei avrebbe voluto continuare a sognarla, la vita. Come da ragazza, come quand’era piccola. Perché, ora che è cresciuta, non sa proprio come si faccia a viverla.
Grazie per aver condiviso questo bellissimo articolo!
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Grazie a te per averlo letto. Buona serata!
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Anche a te!
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Splendido articolo. Piccole Donne sono state tra i miei romanzi di formazione.
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Mi sa che “Piccole Donne” lo abbiamo letto un po’ tutte, in gioventù. Personalmente, ne ho un ricordo molto sfocato perché ormai saranno passati più di 15 anni da quando l’ho letto.
Ho voluto condividere l’articolo perché trovo molto interessante il percorso che ha portato l’autrice a partorire proprio quell’opera, così come noi la conosciamo. Almeno, in questo periodo della mia vita, mi rispecchio un pochino in lei.
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