La prima volta che ho incrociato questo libro era probabilmente il 2011, a una Festa dell’Unità. Il titolo è finito subito nella lista “da leggere”, sempre troppo folta eppure costantemente aggiornata. Mi ci sono voluti 7 anni, ma alla fine l’ho comprato (per puro caso) e letto! Dopo 7 anni di attesa, devo dire che mi ero immaginata un libro diverso, anche se non avevo assolutamente elementi a supporto dei miei voli pindarici, ma sono stata ben contenta di aver letto qualcosa di differente dalle mie supposizioni.
“Leggere Lolita a Teheran” è un romanzo autobiografico, dove la fiction è poca mentre la dura realtà è presentissima, anche se talvolta così assurda da sembrare il frutto di una invenzione. Purtroppo di inventato nella rivoluzione islamica di Khomeyni c’è poco: succede così che, praticamente da un giorno all’altro, milioni di donne si ritrovano a dover indossare il velo obbligatoriamente, a essere giudicate per ogni movimento che fanno, a essere perquisite ogni volta che entrano in un edificio pubblico. Succede anche che un paio di calzini rosa vengano giudicati “sovversivi” e che l’atto di indossarli debba essere duramente punito.
Succedono tante altre cose e il libro di Azar Nafisi, all’epoca dei fatti professoressa di letteratura inglese all’Università Allameh Tabatabai di Teheran, permette al lettore di calarsi in una pagina di storia caotica e crudele, di una rivoluzione che è stata particolarmente difficile specialmente per il sesso femminile. A essere sincera, essendo nata alla fine degli anni ’80 e poiché al massimo a scuola sono arrivata alla fine della seconda guerra mondiale, non sapevo affatto che prima del 1979 le donne iraniane fossero libere tanto quanto le donne europee o americane. Il che rende ancora più sconvolgente la lettura di questo libro, specialmente se accoppiata a una ricerca immagini su Google. È questo il grande pregio di questo romanzo: attraverso la storia dell’Iran ti fa capire da dove nascono le storture del fanatismo islamico, che con la vera religione hanno a che fare poco e niente. Leggerlo attentamente ti permette di mettere a posto qualche tassello della storia mondiale e, quindi, diventa più semplice comprendere alcuni perché del mondo in cui noi tutti viviamo.
Ci vuole molta attenzione per leggere e apprezzare questo libro. Magari serve anche qualche piccolo approfondimento sulla storia recente e, certo, c’è qualche ripetizione di troppo, ma “Leggere Lolita a Teheran” è sicuramente un libro che mi sento di consigliare, soprattutto ai più giovani.
PS
L’autrice mette così tanta passione nei riferimenti che fa ai romanzi di Nabokov che mi è venuta una voglia matta di leggerlo. Nella speranza di non metterci 7 anni…
A veil by threat is a veil too bad
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Exactly the point of the book, and I couldn’t agree more.
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