Negli ultimi anni l’espressione T.H.U.G. L.I.F.E. coniata da 2pac negli anni ’90 è stata completamente snaturata. “The Hate U Give” di Angie Thomas ci fa rispolverare il suo vero significato, mettendolo al centro di un romanzo scritto in modo fresco e giovane, ma che tratta una tematica tutt’altro che leggera.
L’evento che mette in moto la narrazione del romanzo è tutt’altro che finzione; purtroppo, in America accade ancora oggi non così di rado che ragazzi di colore vengano uccisi, in quartieri più o meno problematici, da poliziotti che non hanno i nervi abbastanza saldi. A volte, questi poliziotti sono bianchi e tanto basta per riaprire ferite che nella storia americana non hanno mai veramente smesso di sanguinare. Perché, se anche in altri Paesi esiste il problema di riuscire a far trionfare la giustizia quando si tratta di fare un processo a poliziotti (e noi lo sappiamo bene con il caso di Stefano Cucchi), in America basta che la vittima sia afroamericana e il poliziotto bianco per far diventare la vicenda anche terreno di uno scontro razziale. Ed è qui che l’espressione T.H.U.G. L.I.F.E. diventa centrale nonché il filo rosso da seguire durante la lettura.
Non voglio fare spoiler e quindi non aggiungo altro, ma ti invito a leggere questo romanzo, concepito per essere letto già da ragazzi di 15/16 anni, segnando, almeno per quanto mi riguarda, un punto a favore dell’autrice. Angie Thomas ha infatti confezionato un libro che, tra le altre cose, sarebbe da far leggere nelle scuole, non solo negli USA ma in tutto il mondo.
Hai ragione, un libro che deve essere letto ovunque e da chiunque
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