Tag: belgio

The Photo Challenge #33 – Atop

I can’t help but wanting to reach great heights and high points of view when I travel. Everything is so beautiful from up top. So, of course, while in Bruges I climbed the 366 steps of the Belfry, which is 83 meters tall, in order to enjoy the view.

You probably can’t see it from this picture and even I had just a glimpse of it while standing there, but I swear that on the horizon there’s the North Sea.

5 cose da fare a Bruxelles

No, non ti dirò cosa visitare, dove dormire e dove mangiare. Per quello ci sono guide, siti e blog specializzati sicuramente più autorevoli di me. Ci sono però 5 cose che forse non troverai nelle guide e che, a Bruxelles, devi assolutamente fare:

  1. Perditi! Facilissimo, tra l’altro. Abbandona le cartine e lasciati ispirare dalle vie e viuzze del centro città. Troverai dei piccoli tesori nascosti e poco battuti dai turisti;
  2. Guarda dietro di te! Imbocchi una via? Beh, ogni tanto girati per vedere cosa c’è dietro le tue spalle. A Bruxelles ci sono magnifici murales che spuntano nei luoghi meno scontati;
  3. Anche se sei a piedi, vai al Parking 58. È un parcheggio per auto di 10 piani e, una volta raggiunta la cima via ascensore, puoi goderti una panoramica a 360° da una media altezza. La città assume immediatamente tutto un altro volto;
  4. Chiudi gli occhi e inspira! Belgian frites, Waffel, infinite qualità di birra e di cioccolato. I profumi di Bruxelles sono seducenti per il corpo e lo spirito. Al diavolo la dieta, assaggia tutto;
  5. Ascolta e prova a ripetere! Il francese è troppo facile, tenta il fiammingo con qualche abitante del luogo. E fatti due risate.

In Bruges

Bruges è una cittadina meravigliosa. Prenditi un po’ di tempo per salire su un aereo e visitala: merita davvero.

A Bruges c’è un’atmosfera magica: le case sono antiche, vissute in un senso e abitate, nel senso comune del termine. Chiese, palazzi, mercati, torri e campanili. Tutto riporta la mente al Medioevo, ma tutto è al tempo stesso così ben curato e conservato che sembra esser stato costruito ieri, non nel XIV secolo.

La quiete e il silenzio di Bruges, nonostante il brulicare di turisti di ogni nazionalità. Confondersi tra di loro, scambiare qualche battuta con gli autoctoni, vivere la città, respirare con lei, riempirsi i polmoni del sublime odore di cioccolato artigianale, specchiarsi nelle acque dei canali e vedere la propria immagine attraversata dallo zigzagare di un cigno.

A nessuna città che ho visto sinora dona tanto il cielo grigio, il contrasto con i colori caldi dei mattoni, con il rosso degli infissi di porte e finestre, il verde vivo dei rampicanti e le mille sfumature degli alberi che imbiondiscono d’autunno.

A Bruges ho ritrovato la pace, una sensazione di tranquillità e appartenenza che da troppo tempo mi sfuggiva. Grazie, Bruges.