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Viaggio nel Vallo di Diano – parte 1

A sole 3 ore di macchina dalla bellissima zona di Taranto (dove, ebbene sì, ho sguazzato nel mar Ionio per sette meravigliosi giorni) si trova la meta di quella che è stata la mia seconda settimana di vacanze dell’estate 2019: il Vallo di Diano, così chiamato perché si tratta di un ampissimo fondovalle circondato da alture campane e lucane. Il Vallo, infatti, pur essendo interamente in provincia di Salerno si trova al confine con la Basilicata e questo fa sicuramente parte del suo fascino.

Tutto attorno ai 15 centri cittadini che compongono il Vallo si trovano boschi e sentieri di montagna dove i profumi della vegetazione e delle piante selvatiche (origano, rosmarino, mentuccia) invitano a espandere la caccia toracica. I contrasti tra l’azzurro del cielo, il bianco delle nuvole e il verde delle montagne regalano una bellissima sensazione di pace. Passeggiando per i sentieri che portano a vette più alte ci si dimentica della frenesia delle città e si entra quasi in un’altra dimensione temporale.

Dal centro di Sala Consilina vecchia, dove è bellissimo perdersi fra i vicoletti che trasudano una storia che in parte ricorda la bellissima Matera (e fanno sudare il visitatore tra salite improbabili e centinaia di gradini), andando esclusivamente a piedi, si può raggiungere il Castello Normanno di Sala Consilina, o quello che ne resta. Di sicuro, si tratta di un’ottima meta per un pic-nic dal quale si gode di una vista meravigliosa sul Vallo.

Non raggiungibile a piedi, a meno che non si voglia fare un vero e proprio pellegrinaggio, è il Santuario di San Michele Arcangelo, patrono della città festeggiato il 29 settembre con una grande processione, luminarie ed eventi che durano tre giorni. Costruito su un’altura a quasi 1.000 metri di altezza il Santuario è un luogo spirituale molto importante per il Vallo, ma non è sempre aperto perciò, se volete visitarne gli interni, il consiglio è quello di informarsi prima di partire. Ad ogni modo, rappresenta un altro bellissimo punto panoramico sul Vallo.

Per ora è tutto, dopo Ferragosto ti racconterò le meraviglie che ho scoperto nella seconda parte del mio viaggio nel Vallo di Diano. So, stay tuned 😉


Nelle puntate precedenti:
5 cose da fare a Praga
5 cose da fare a Lisbona
5 cose da fare a Innsbruck
Viaggio in Tirolo
5 cose da fare a Roma
5 cose da fare a Vienna
In Bruges
5 cose da fare a Bruxelles

The Photo Challenge #32 – The Road Taken

Sometimes the road taken is not clear and smooth. Sometimes it’s more like a rough and uneven path, studded with rocks.
It’s challenging to go down a road like this. It demands energies and efforts and maybe even sacrifices.
But how rewarding is to conquer the goal that made you start the journey in the first place?

roadtaken

My Walden

<English version here.>

Prendi un luogo che conosci bene, quasi quanto le tue tasche, e guardalo con occhi nuovi. Dimentica quello che già sai e lasciati entusiasmare dalle piccole cose.

lagopanorama

Assapora la pace e l’armonia che trovi solo nel bosco. Il silenzio che ti avvolge mentre ti addentri, il profumo dei pini che si fa pungente nelle narici, i raggi del sole che filtrano appena qua e là. La natura padrona che popola la montagna con scoiattoli che si arrampicano sugli alberi, cerbiatti che furtivi attraversano i sentieri, funghi che spuntano dove soltanto il giorno prima non c’era niente.

Il peso dell’aria ha un’altra grammatura e una trasparenza che svela il cielo. Il verde ricco della vegetazione si staglia sull’azzurro e la panna morbida delle nuvole che, puntualissime, iniziano a radunarsi nel primo pomeriggio.

L’acqua incontaminata delle cascate che scorre su massi muschiati.

Lo specchio calmo del lago turbato dai guizzi dei pesci che sfuggono alle lenze.

Il dolce delle more sulla lingua, mentre i palmi si tingono di rosso e le dita punzecchiate dai rovi.

Il crack dei rami secchi sotto le suole, il fruscio delle foglie che ondeggiano in alto.

Gli uccelli che lanciano il loro richiamo per trovare compagnia o anche solo per la voglia di farlo.

La mia vita nei boschi.

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Pick a place you know very well and try to look at it through new eyes. Forget what you already know and get excited by the little things.

Enjoy the peace and harmony that you only find in the woods. The silence that wraps you while you penetrate, the scent of pine trees that becomes pungent into your nostrils, the sun rays filtering here and there. Mother Nature that populates the mountain with squirrels climbing trees, furtive fawns crossing the paths, mushrooms sprouting where, just the day before, there was nothing.

In the mountains, air has a different weight and transparency. The rich green vegetation blends with the blue sky and the soft white cream of which clouds seem made of.

The pristine water cascading and flowing over mossy boulders.

The sweet taste of blackberries on the tip of the tongue, while hands become reddish and fingers get stung by brambles.

The creak of branches under your feet, the rustling of leaves swaying in the wind.

The birds call in order to gather or even just because they want to.

This, my walden.