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Through the Mirror

I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro.

Carlos Ruiz Zafón

Nel corso della mia vita mi è capitato di sentirmi chiedere più e più volte: “Perché leggi?”. La prima risposta che mi viene da dare è sempre: “Perché no?”, ma probabilmente non è esauriente. Allora, caro amico che mi poni questa domanda, ecco la mia risposta.

Leggo perché mi piace e mi fa stare bene.

Leggo perché, prima di dormire, non c’è niente di meglio che entrare in una dimensione fantastica per scrollarsi di dosso le tensioni delle giornate peggiori e vivere anche un’altra vita, diversa alla mia. In una parola, evasione.

plugbraininLeggo perchè ho bisogno di nutrire la mia vita interiore di nuovi spunti e mi piace pensare a tematiche che la quotidianità non mi offre, ma che non per questo sono meno importanti.

Leggo perché mi fa provare tante emozioni: felicità, tristezza, rabbia, esaltazione, dolore, caparbietà, paura, speranza. Difficilmente un libro ti lascia indifferente. Se lo fa, non è il libro che fa al caso tuo, ma anche in questo caso hai imparato qualcosa su di te.

Leggo perché mi piace allargare i miei orizzonti.

Leggo perché mi piace andare a caccia. Di cosa, te lo spiego citando Erri De Luca:

Quello che io cerco nei libri è il pezzettino che è stato scritto per me. Uno scarto, un brusco scarto di intelligenza e sensibilità che mi spiega qualcosa di me. Cosa che suppongo possedevo già sotto la pelle, ma che non sapevo dire.

E tu, che fai… leggi o non leggi?
Perché?

fightevilwithbooks

L’idiota

“È un’infamia” dichiarò Merceditas “La gente è proprio cattiva”.
“Non cattiva” replicò Fermin. “Idiota. È ben diverso. La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà ed intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione. Si sente orgoglioso in quanto può rompere le palle, con licenza parlando, a tutti coloro che considera diversi, per il colore della pelle, perchè hanno altre opinioni, perchè parlano un’altra lingua, perchè non sono nati nel suo paese o perchè non approva il loro modo di divertirsi.
Nel mondo c’è bisogno di più gente cattiva e di meno rimbambiti”.

L’ombra del Vento, Carlos Ruiz Zafon
(grassetti miei)

Ma anche “in quanto può rompere le palle”, punto.