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Viaggio nel Vallo di Diano – parte 2

La prima parte del viaggio qui!

Continua il viaggio alla scoperta del Vallo di Diano, una terra che regala più sorprese di quanto si potrebbe pensare. Da Padula a Pertosa, ecco alcune tappe da non perdere.

La Certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come Certosa di Padula, con i suoi oltre 51.000 m² è la Certosa più grande d’Italia e fra le maggiori di Europa. La sua costruzione inizia nel 1306, ma nel corso dei secoli ha subito diversi interventi per cui gli stili architettonici si mescolano fra loro creando una nuova armonia. Nel 1998 è diventata patrimonio dell’Unesco e se ti rechi a visitarla capisci subito il perchè: gli spazi chiusi si alternano a giardini interni e chiostri di grande bellezza, dove passeggiando si avverte davvero un’atmosfera spirituale. Di grande impatto è la vista dell’ampissimo chiostro centrale, dal quale si ammira il paese di Padula, arroccato sul colle circostante.

Al confine tra Padula e Sala Consilina, si trova il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte, edificato intorno al 300 D.C.
Già solo questo dato è di per sè strabiliante, ma l’atmosfera è resa ancora più particolare dallo scorrere del torrente che, incanalato fino al centro del battistero, rende il tutto ancora più affiscinante grazie alle riflessioni dell’architettura sullo specchio d’acqua. Semplicemente da godere.

Infine, la mia tappa preferita: le grotte di Pertosa. Uniche grotte in Italia a svilupparsi in orizzontale (senza quindi discendere) e uniche nelle quali è possibile navigare il fiume che le attraversa. Sconfinate, tanto che ad oggi la loro mappatura è ben lontana dall’essere completa, le grotte sono visitabili a piedi e in barca, senza sforzi, per un percorso di circa 2 km. Un percorso sempre più affascinante di cavità carsica in cavità carsica, anche grazie alle luci colorate sapientemente collocate nei punti giusti. La visita guidata completa (consigliatissima!) dura un’ora e 40 minuti e, considerando, che la temperatura è sempre pressoché stabile sui 15/16 gradi è più che consigliabile mettere scarpe chiuse e portare con sè una giacca.

Resta ancora molto da esplorare nel Vallo di Diano e nell’adiacente Parco del Cilento, ma per questa estate il viaggio finisce qui. Con la promessa di ritornare quanto prima possibile.


Nelle puntate precedenti:
5 cose da fare a Praga
5 cose da fare a Lisbona
5 cose da fare a Innsbruck
Viaggio in Tirolo
5 cose da fare a Roma
5 cose da fare a Vienna
In Bruges
5 cose da fare a Bruxelles