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Leggere insieme ai bambini è come fargli un regalo tutti i giorni

Prendere spunto da conversazioni e scambi di opinioni avuti con altre mamme (on e offline) è una cosa che mi piace e mi stimola tanto. In questo caso mi regala anche l’opportunità di parlare di uno dei miei argomenti feticcio: la lettura. Nelle ultime due settimane mi è capitato infatti di confrontarmi con altre mamme per capire come sfangare la fine di questo luuunghissimo inverno; cose come che attività proporre in casa quando il maltempo imperversa, come contenere, smorzare, incanalare l’inesauribile energia e curiosità tipica dei bambini piccoli che, prima che arrivi ora di cena, finisce irrimediabilmente per far assomigliare la casa a una discarica (mentre tu ormai faresti la tua porca figura come comparsa in The Walking Dead e senza passare dal reparto trucco&parrucco, ma questa è un’altra storia). Pensando alle mie giornate ricche di lego sparpagliati per casa, palline assassine che sfrecciano in ogni direzione sempre pronte a finire sotto un piede e vibranti proteste perché no, non apriremo tutti i cassetti della cucina solo per sbriciolare cracker sul pavimento, mi sono resa conto che in tutto questo enorme casino ci sono dei momenti a bassa tensione, diciamo così. Sono i momenti in cui il gioco è leggere libri: la lettura può essere infatti tranquillamente annoverata fra le attività quotidiane di BabyL e non come cosa imposta da me, ma come un qualcosa che è la bambina stessa a ricercare. Quasi tutti i giorni, infatti, mia figlia, a più riprese durante la giornata, va a scegliere in autonomia un librino dal suo scaffale e, o si mette a sfogliarlo da sola o lo porta a mamma/papà/nonni per farselo leggere. Quando lo dico c’è sempre qualche mamma un po’ sgomenta che mi chiede: “Ma come hai fatto?”

Questo, chiamiamolo così, interesse per l’oggetto libro non è arrivato “per caso”, nè dal giorno alla notte: abbiamo iscritto BabyL alla nostra biblioteca comunale di riferimento quando aveva tre mesi e nel corso dell’anno successivo l’abbiamo portata a svariati incontri organizzati proprio dalla biblioteca all’interno del programma nazionale “Nati per Leggere”. Sicuramente anche il fatto che ci siano sempre libri sui nostri comodini e che ci veda maneggiarli aiuta: si sa, i bambini imparano principalmente per imitazione. Inoltre, mi piace investire tempo (e denaro) nella ricerca di libri adatti all’età di BabyL che siano interessanti, cioè che oltre alla storia in sé propongano un’attività come ripetere rumori, scoprire figure, imitare movimenti e così via, in modo da aumentare il suo coinvolgimento.
E no, l’interesse per i libri non trova certo radici nell’indole di mia figlia: BabyL non è una bambina pacata che ama i giochi statici o che si perde delle mezze ore su qualcosa. Tanto per darti un’idea, il suo soprannome è “Unna”, intendendo esattamente un membro del popolo di Attila data la calma e la delicatezza con cui affronta qualsiasi cosa. Eppure, quando arriva il momento “libri” possiamo contare su una piccola parentesi di gioco più o meno tranquillo. BabyL rallenta e si concentra su una sola cosa, il che permette anche a noi genitori di riprendere fiato. Se siamo fortunati la parentesi dura anche 10/15 minuti e chi ha bambini piccoli in giro per casa sa che un quarto d’ora di baby-tempo in realtà equivale a circa un secolo su un orologio regolamentare.

A-ha, starai pensando, è per questo che hai introdotto BabyL alla lettura, madre degenere che non sei altro! No, non è per questo: diciamo che è un bonus molto apprezzato, non previsto e soprattutto per gioco tranquillo intendo che comunque, la maggior parte delle volte, finiamo per tirar fuori tutti i libri, leggiamo un po’ di uno e un po’ dell’altro saltando di palo in frasca, il tutto mentre scorrazziamo allegramente avanti e indietro per il salotto, facendo i versi degli animali rappresentati o imitando le azioni descritte sui libri. Sto divagando, ma ci tengo a dirlo: mica avrete pensato che improvvisamente bimbi di 18 mesi potessero comportarsi come adulti, no?

Tornando a noi, ho introdotto mia figlia alla lettura fin da quando aveva pochissimi mesi perché, come chi mi segue da un po’ già sa, credo fortemente nel potere della letteratura di aprire mondi inesplorati dentro di noi, di insegnarci a pensare in modo critico, di imparare ad accogliere diversi punti di vista, di riflettere e portare alla luce cose che abbiamo dentro e che neanche sapevamo fossero lì. E sì, sono tutte cose che fanno anche i libri per bambini, specialmente se noi genitori ci prendiamo il tempo di sederci di fronte al nostro bambino, di concentrarci solo ed esclusivamente su di lui e sulla lettura, arricchendola con descrizioni delle figure, facce buffe e gesti d’affetto e accogliendo tutti gli spunti che il nostro bambino riesce a restituirci.

Tutto questo per dire due cose: la prima è che l’interesse per i libri può essere acceso in tutti i bambini, indipendentemente dalla loro indole. La seconda è che spetta a noi far scaturire la prima scintilla. O per dirla con un’altra metafora, l’amore per la lettura è un semino che noi genitori possiamo piantare, che dobbiamo annaffiare con costanza, cui dobbiamo dedicare tempo e attenzioni e che poi un giorno potrà sbocciare sotto forma di una capacità di attenzione maggiore, di grande immaginazione, di curiosità verso il mondo e gli altri. Il che non può essere che un enorme regalo che ciascun genitore può fare al proprio figlio.

E se non ti fidi di me, fidati delle ricerche scientifiche!
Sul sito di Nati per Leggere trovi il decalogo dei buoni motivi per leggere insieme al tuo bambino.

A Natale puoooi… regalare un tesoro di carta

C’è chi ha letto il titolo del post cantando e chi mente.
Bischerata a parte, considerando che ormai Natale è a un tiro di schioppo, è giunta l’ora di iniziare a pensare ai regali per amici e parenti. Non so te, ma trovare qualcosa di nuovo anno dopo anno dopo anno, a volte, è veramente difficile ed ecco perché quando si è a corto di idee e non si punta tutto su “l’estetica” qualche buon libro può essere la soluzione ai tuoi dilemmi.

Certi libri costituiscono un tesoro, un fondamento; letti una volta, vi serviranno per il resto della vita.
Ezra Pound

Personalmente, amo molto regalare romanzi perché, come ormai saprai, credo fortemente nel potere che le storie inventate hanno di farci scoprire o di riflettere piccole parti di noi stessi. E sempre personalmente, amo regalare libri non solo ai lettori sfegatati (che, ammettiamolo, ci pensano già da soli), ma a chi magari non legge tanto e vorrebbe farlo di più. In generale, finisco sempre per scegliere qualcosa che mi è davvero piaciuto, magari cercando di incrociarlo con le preferenze (o presunte tali) di chi riceverà il dono. Tanto per capirci, ecco un po’ di idee per questo Natale:

Cecità di José Saramago ovvero un mondo alternativo.
Cosa succederebbe se, di colpo, tutta la popolazione di un Paese diventasse cieca? Saramago è abilissimo nel dipingere universi alternativi e a svelare con questo mezzo le verità del nostro mondo.

Middlesex di Jeffrey Eugenides ovvero la saga familiare.
Come ogni buona saga familiare, Middlesex riesce a intrecciare la storia della famiglia Stephanides con la Storia. Ma questo romanzo è molto di più e tratta un tema attualissimo che riguarda tutti noi: l’identità personale.

La vita davanti a sè di Romain Gary ovvero l’attualità.
Capiamoci, questo romanzo ha più di 40 anni, ma per le tematiche che tratta è ancora attualissimo. Semplice nel linguaggio, intenso nei contenuti, è un libro capace di far riflettere il lettore sulle cose della vita.

Stoner di John Williams ovvero il racconto di una vita.
Un romanzo che racconta l’ordinaria vita dell’ordinario professore William Stoner. Un libro davvero straordinario che ti fa capire quanto anche la più statica e normale delle vite sia in realtà tanto, tanto bella.

Trilogia della città di K di Agota Kristof ovvero il pugno allo stomaco.
Tre brevi romanzi crudi, disincantati e alienanti da regalare all’amico con uno stomaco forte, cui piace lambiccarsi il cervello con teorie e ipotesi, che non si spaventa di fronte a una matassa intricata di realtà e finzione.

A volte ritorno di John Niven ovvero lo humor intelligente.
Una premessa divertente ed estremamente interessante, uno stile di scrittura irriverente e un contenuto che, a ben vedere, è più che serio. Forse non adatto ai cristiani credenti più ferventi.

Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut ovvero la Storia come non te l’aspetti
Come si fa a parlare della Seconda Guerra Mondiale utilizzando elementi tipici della fantascienza? Ecco, la risposta è esattamente “Mattatoio n. 5”. Leggerlo per credere che il matrimonio fra le due cose è assolutamente possibile.

Lolita di Vladimir Nabokov ovvero un classico della letteratura
La trama di questo romanzo è probabilmente nota anche ai sassi, ma è solo leggendolo che si potrà assistere, increduli, al grande gioco di prestigio che Nabokov è stato in grado di compiere sotto gli occhi di intere generazioni di lettori.

La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt ovvero un dramma grottesco
Scritto in atti nello stile delle sceneggiature teatrali, questo libro, che tratta i temi sociali di giustizia e vendetta, riesce a catturare il lettore sin dalla prime battute e a tenerlo incollato alle pagine sino alla parola “fine”.

Naturalmente sono solo alcuni esempi, e ne trovi tanti altri spulciando la categoria “Letture e dintorni“, ma i titoli che ho passato brevemente in rassegna qui sono anche quelli delle storie che ho più amato leggere negli ultimi anni e che per me costituiscono davvero dei tesori di carta. Spero sempre, regalandoli, di condividere questo tesoro con qualcun’altro!

E a te piace regalare e/o ricevere libri in dono? Come scegli i titoli da mettere sotto l’albero?

5 libri (non mielosi) da regalare a San Valentino

Partiamo da un presupposto: la mia filosofia è che in una relazione ci si vuole bene e si costruisce un rapporto tutti i giorni, e non c’è alcun bisogno di ostentarlo. Deve essere così, altrimenti sarebbe tutta una farsa. È altrettanto vero che forse, qui e là, presi dalla quotidianità che ci spinge ad andare a velocità folli, manchiamo di dimostrarlo all’unica persona che deve sapere. E allora, che male c’è a sfruttare un giorno dell’anno come occasione per guardarsi negli occhi, dirsi quanto si sta bene in compagnia dell’altro e celebrarsi?
Che poi sia il 14 febbraio o il 20 giugno, poco importa ed ecco perchè io e il mio compagno solitamente prendiamo San Valentino (giorno più, giorno meno) come scusa per concederci una cenetta speciale in un ristorantino che adoriamo.

Quella serata, ormai diventata una tradizione, è il regalo perfetto per la nostra coppia. Alle cose materiali, infatti, preferiamo le esperienze, come un weekend in giro per l’Italia, una giornata alle terme o, appunto, una
cena fuori, ma se mai decidessimo di regalarci anche un regalino da scartare sono certa che non opteremmo mai per peluche e ninnoli che poi prenderanno polvere, impersonali scatole di cioccolatini e fiori che avvizziranno dopo pochi giorni, ma piuttosto per qualcosa che resta come, ad esempio, uno o due bei libri.
E no, non sto parlando di romanzi rosa, saghe improbabili alla Twilight o parti della mente di Nicholas Sparks! Ci sono infatti moltissimi libri che riescono a parlare d’amore pur non essendo banali e sdolcinati e, tra questi, potresti trovare anche tu il prossimo regalo da fare alla tua metà, che sia per San Valentino o in un’altra occasione. Se non sai che pesci pigliare, ecco cinque consigli di lettura a basso contenuto di zuccheri:

1) Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, ovvero un grande classico
Dalla fine del 1800 a oggi l’opera teatrale di Rostand continua ad avere grande successo, soprattutto per via dei dialoghi brillanti e del suo indimenticabile protagonista che dà il titolo all’opera. Cyrano è un leggendario spadaccino di Francia ma, ancor più che il suo fioretto, a ferire è la sua lingua affilata con cui è solito mettere in ridicolo i suoi nemici. Tutta la sua temerarietà e il suo coraggio sono però nulla in confronto al grande amore che nutre per Rossana, di fronte al quale si trova inerme e per il quale compirà atti di grande sacrificio.

2) Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro, ovvero un libro da Premio Nobel
Probabilmente il libro che parla (anche) d’amore meno sdolcinato che io abbia mai letto. Il maggiordomo Stevens decide di sfruttare la sua prima settimana di ferie in decenni per attraversare la campagna inglese per raggiungere in Cornovaglia miss Kenton, che negli anni ’20 e ’30 lavorava con lui a Darlington Hall. Questo viaggio solitario sarà per Stevens l’occasione per ripercorrere la sua vita e ripensarla e, se durante il romanzo ci sono punte di rimpianto, rammarico e disperazione, le ultime pagine sono il trionfo della speranza su tutto il resto. Dello stesso autore consiglio anche “Non lasciarmi“, ma solo per lettori con lo stomaco forte.

3) Qualcuno con cui correre di David Grossman, ovvero una storia di amicizia, rispetto e amore
Questo libro dell’israeliano David Grossman ricade nella categoria dei romanzi di formazione, ma è perfetto per essere letto anche da adulti. Seguendo il giovane protagonista Assaf, il lettore viene catapultato nella variopinta e caotica Gerusalemme e farà molte interessanti conoscenze. Alternata e legata a doppio filo alla storia di Assaf è la vicenda di Tamar, una coraggiosa giovane donna che lotta per salvare il fratello dal giro della droga in cui è precipitato. Anche in questo caso ho un secondo titolo dello stesso autore da proporti, “Che tu sia per me il coltello”.

4) Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald, ovvero un altro grande classico
Sfido chiunque a non aver mai sentito nominare questo grande classico (anche per via dell’omonimo film con Leonardo DiCaprio), ma quanti di noi lo hanno mai letto? Il grande Gatsby è uno di quei romanzi da avere assolutamente in libreria e perciò potrebbe essere un bellissimo regalo per San Valentino. Sullo sfondo dell’America anni ’20, tutta proibizionismo e conflitti di classe, si snoda la vicenda di Jay Gatsby, un uomo che dedica la vita ad un solo scopo: riprendersi l’amore della sua vita, Daisy Buchanan.   

5) Un giorno di David Nicholls, ovvero due vite che si intrecciano
Il romanzo, da cui è stato tratto un film con Anne Hathaway e Jim Sturgess, narra la storia di Emma e Dexter, due ragazzi che si conoscono per la prima volta in occasione della loro laurea, il 15 luglio del 1988. Il libro segue i protagonisti per vent’anni perché per vent’anni, ogni anno per un solo giorno, Emma e Dexter si incontrano per stare di nuovo assieme e raccontarsi tutto sulle loro vite, senza riuscire mai ad abbandonare ogni resistenza e lasciarsi andare l’una nelle braccia dell’altro. Ma forse, un giorno, tutto questo cambierà…
Avvertenza: se a piacere sono i lieti fini questo libro non è per niente adatto.

Ho letto e adorato ciascuno di questi libri, credo meritino davvero di essere regalati, anche a San Valentino. Il regalo più bello, però, resta sempre quello che riesce a dimostrare che l’altra persona ti conosce davvero, foss’anche solo un lungo abbraccio.

Ti è mai capitato di regalare libri a San Valentino?
Che titoli aggiungeresti a questa lista?