Aggiornamenti libreschi – parte II

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Ed ecco qui gli altri titoli che ho letto negli ultimi tempi con tanto di (s)consigli di lettura. Gli ultimi quattro sono libri che sono stati scelti ai gruppi di lettura che frequento perché sì, autunno significa nuovi incontri a base di tisane e discussioni letterarie e nuove scoperte. E non potrei esserne più contenta.

La casa del sonno (Jonathan Coe) – Il libro più bello che ho letto nel 2017, almeno finora. Coinvolgente, tanto da utilizzare ogni secondo libero per infilare il naso tra le pagine. Lo consiglio caldamente!

La ragazza del treno (Paula Hawkins) – Ottimo per staccare la testa prima di riprendere letture più “impegnative”. Le pagine scorrono bene e l’idea che sta alla base della narrazione è interessante, però il libro in sè non mi è sembrato granché.

Colazione da Tiffany (Truman Capote) – Se hai visto il film, dimenticalo. Il libro è sostanzialmente diverso e Truman Capote è Truman Capote.

In fuga (Alice Munro) – Non avevo mai letto niente di Alice Munro e, in generale, non sono una fan dei racconti. Leggere questa raccolta mi ha fatto venire voglia di leggere ancora la Munro che è abilissima a caratterizzare personaggi e contesti nello spazio di una trentina di pagine. Notevole.

Canone inverso (Paolo Maurensig) – La storia di una vita dedicata alla musica può nascondere tanto, oltre agli ovvi sacrifici che servono per diventare il miglior violinista al mondo. Maurensig ha voluto un po’ strafare. Il libro si legge piacevolmente, ma personalmente mi ha deluso nel finale per cui non lo consiglierei.

Mal di pietre (Milena Agus) – Più un racconto che un romanzo, “Mal di pietre” è una piccola perla. Lo stile di scrittura di Milena Agus mi è piaciuto e penso che leggerò altri suoi libri.

Uomini e topi (John Steinbeck) – Dopo mesi di attesa sono finalmente riuscita a mettere le mani su questo libro e l’attesa è stata pienamente ripagata. Una violenza sottile eppure fatale grava sul racconto fin dalle prime righe e istiga il lettore a entrare nel vortice della narrazione, fino alle scene finali. Consigliatissimo.

Se anche tu hai letto uno o più di questi libri, dai, parliamone! 😉

11 comments on “Aggiornamenti libreschi – parte II”

  1. celo (la ragazza del treno) celo (in fuga) manca (la casa del sonno)
    della ragazza del treno mi è piaciuta la particolarità del personaggio protagonista (anche se l’autrice calca troppo le tinte sull’alcoolismo, come temesse che il lettore non capisse che questa è spesso ubriaca e le sue possono essere allucinazioni) e delle immagini che ripetutamente scorrono dal finestrino del treno. Meno ho apprezzato l’intrico finale.
    La Munro la consideravo la miglior scrittrice anglosassone di racconti, finchè, recentemente non scoperto Elisabeth Strout che in alcuni suoi romanzi utilizza la tecnica dei racconti-mosaico che nell’insieme formano un romanzo. Il suo Olive Kitteridge l’ho trovato stupefacente.
    ml

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    1. Olive Kitteridge è sulla mia lista “da leggere”. Non appena ho finito i libri che sto leggendo ora lo recupero.

      Su “La ragazza del treno” sono d’accordo, è per quello che secondo me rimane una lettura facile e veloce, ma non più di questo.

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  2. Di questi ho letto solo “la ragazza del treno”, “colazione da tiffany” e “uomini e topi”. Quest’ultimo è un libro bellissimo. Hai visto anche il film con John Malkovich? A me è piaciuto, riporta bene le atmosfere del romanzo.

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